Il nostro centro di gravità permanente

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Il nostro centro di gravità permanente

Il nostro Centro di Gravità Permanente

“Cerco un centro di gravità permanente, che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente.”
Franco Battiato, con la sua consueta lucidità poetica, aveva intuito un tema che tocca in profondità il vivere umano: la ricerca di un punto stabile dentro di noi, qualcosa che resista al fluire continuo della vita e al movimento incessante del mondo intorno. Ogni giorno ci muoviamo tra emozioni, relazioni, aspettative, incontri. È un fluire costante, e, spesso, senza nemmeno accorgercene, perdiamo il contatto con le nostre parti del sé. Ci lasciamo trascinare dall’onda del momento, dall’orizzontalità delle relazioni, da ciò che gli altri pensano o si aspettano da noi. E quando questo accade, è facile sentirsi smarriti, svalutati, disorientati: non sappiamo più dove stiamo andando o cosa ci appartiene davvero.

Ritrovare il proprio centro

Restare fedeli al proprio centro non vuol dire chiudersi, né rifiutare l’incontro con l’altro. Significa invece coltivare un equilibrio interiore che ci consenta di entrare in relazione senza perderci; significa sapere che possiamo essere toccati dalle esperienze e dalle persone, ma senza lasciare che il giudizio o l’emozione del momento definiscano la nostra identità. Questa centratura è un atto di libertà: riconoscere ciò che appartiene a noi e ciò che appartiene all’altro, separare il “mio” dal “tuo” senza rigidità ma con consapevolezza.

Dividersi per ritrovarsi

Dunque a volte è necessario dividersi per ritrovarsi: prendere distanza da ciò che ci appesantisce, dalle relazioni che ci risucchiano, dai ruoli che non sentiamo più nostri. Altre volte, invece, serve aprire il cuore, permettersi di sentire, di accogliere il nuovo e di lasciarsi trasformare per vivere esperienze che possano arricchire il nostro Io e la nostra parte più intima e profonda. In entrambi i casi, il ritorno al nostro centro è ciò che ci permette di non smarrirci, di ritrovare sé stessi e, perché no, integrare le parti di sé con quanto di buono abbiamo condiviso o appreso dalla relazione o la situazione vissuta.

Un centro che resta mentre tutto si muove

La vita non smetterà mai di fluire e noi non smetteremo mai di continuare a muoverci con essa ma possiamo imparare a farlo con un centro permanente: un’ancora interiore ben salda che costituisca il nostro senso di identità, di valore e di direzione. Quando restiamo fedeli al nostro nucleo più autentico, non abbiamo più bisogno di rifugiarci nel giudizio o di cercare conferme negli altri ma diventiamo capaci di vivere il cambiamento senza perderci.

Il cammino verso il centro di gravità permanente

Trovare e ritrovare, dunque, il nostro “centro di gravità permanente” è un cammino continuo fatto di ascolto, di silenzio e di presenza. È il punto in cui la vita può scorrere libera, senza farci vacillare. Perché non si tratta di restare immobili nel caos, ma di imparare a danzare con esso, mantenendo il cuore stabile mentre tutto intorno si muove, scorre…

Ascolta Centro di gravità permanente di Battiato

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