La costruzione dell’identità nell’era dei social network: vantaggi e svantaggi

Costruzione identità sui social

La costruzione dell’identità nell’era dei social network: vantaggi e svantaggi

La percezione di sé stessi è molto complicata da definire: in primis perché c’è una netta differenza tra ciò che l’individuo vede di sé e ciò che gli altri percepiscono dello stesso.

Questo fenomeno raggiunge picchi altissimi nell’esperienza digitale della persona. L’identità può possedere mille sfaccettature e questa consapevolezza può distruggere e ricreare infinite immagini del proprio “io” dinnanzi a terzi.

Internet, in tal senso, ha del tutto modificato la costruzione del “sé”, portando gli internauti, spesso, a sdoppiarsi tra vita vera e realtà virtuale.
In particolare, i social network hanno cambiato radicalmente i processi di costruzione dell’identità nell’era dei social network.

Un soggetto può, infatti, creare diverse versioni di sé stesso in base all’utilizzo che vuole farne o al contesto nel quale si inserisce. Uno spaccato che si fonde a tutti gli effetti con la vita vera, creando una crepa tra vero e virtuale.

L’era dei social media

I social hanno impattato in modo devastante sulla vita. Basti pensare a quanto essi stessi siano cambiati nel tempo, in un ciclo che somiglia sempre di più a un serpente che si morde la coda: le piattaforme digitali cambiano per stare al passo con la società e la società cambia per stare al passo con i social.

Agli albori, infatti, gli utenti fuggivano dalla loro identità e ne creavano una fittizia che, almeno virtualmente, rispecchiasse appieno i desideri e ciò che volevano davvero essere. Ecco il motivo degli innumerevoli account fake e avatar dai connotati totalmente differenti all’originale.

Si consolidava, pian piano, l’idea di una doppia identità: quella virtuale che si contrapponeva a quella naturale. Un modo per mostrare solo il meglio della propria persona, un escamotage per modificare in senso positivo la percezione che gli altri avevano dell’utente.

Ma quella che inizialmente era vista come una vera e propria “fuga dalla realtà”, divenne col tempo un fenomeno di modifica della propria identità e, in seguito, di incarnazione della stessa. Ed ecco che oggi le due quasi coincidono.

I vantaggi e gli svantaggi dei social network

Uno dei più grandi vantaggi dei social è quello di aver facilitato la comunicazione in tutto il mondo. Basta possedere una connessione internet per poter dialogare con qualsiasi utente sul globo.

Riuscire a mantenere i rapporti e i contatti nel tempo in modo così facile e veloce, intrecciando la vita reale con quella virtuale, permette a persone lontane di rimanere vicine e continuare a far parte l’uno nella quotidianità dell’altro.

Ancora, non si può ignorare l’accessibilità che internet offre rispetto all’informazione.
Quel che un tempo era un privilegio di pochi adesso è alla portata di clic. Inoltre, in qualsiasi parte del mondo è possibile accedere alle notizie in tempo reale, rimanendo sempre aggiornati sull’attualità, la politica, lo sport e così via.

Bisogna anche riconoscere che i social sono mezzi estremamente comodi di comunicazione: è possibile farlo stando seduti sul divano, senza muovere un singolo muscolo.

Esistono, tuttavia, una serie di svantaggi riguardanti i social media che, a volte, possono diventare pericolosi per gli adolescenti, ma non solo. Stiamo vivendo in un’epoca in cui i giovani si focalizzano molto di più sui social che sulla vita reale. La parola d’ordine è sicuramente l’”apparire”, essere in grado di ostentare quello che si ha al meglio che si può, rappresentando però una realtà filtrata, artefatta e priva di autenticità.

Da non sottovalutare un altro aspetto cruciale, ovvero le ore che i giovanissimi dedicano all’uso dei social, dando meno spazio alla socializzazione dal vivo e togliendo tempo ad attività come gli hobbies, tempo libero ecc.

È importante non dipendere e abusare dai social rimanendo ancorati e talvolta intrappolati all’interno del mondo virtuale e del loro avatar; esiste di fatto un fenomeno, uno dei più disfunzionali, chiamato “filter bubble”, ossia di un cieco utilizzo di internet che non permette agli utenti di aprire la loro mente verso la vita vera. È consigliabile darsi un tempo limitato per stare online senza mai perdere il contatto con la realtà.

Questa continua e sempre più simbiotica relazione tra identità virtuale e naturale porta gli utenti non solo ad accedere, ma anche a pubblicare a propria volta contenuti estremamente inappropriati: storie su Instagram in cui si è alla guida di un’auto, dirette Facebook sui tetti dei palazzi o aberranti video in cui si riprendono scene di assoluta violenza.

Questo indebolimento della sicurezza in termini di privacy ha portato alla nascita di alcuni dei pericoli più grandi come il cyberbullismo, l’adescamento di minori, il furto d’identità, le truffe, ecc.

Le cause alla base dei comportamenti sbagliati degli adolescenti

La domanda che ci si pone più spesso è quella riguardo alla mancata consapevolezza, specie nei ragazzi, di ciò che può essere giusto o sbagliato.

La psicologia risponde sostenendo che essi non riescono a identificare un contenuto virtuale come pericoloso a causa dell’errata percezione che tutto su internet sia concesso, che non vi siano conseguenze, che quella virtuale sia una vita diversa e parallela rispetto alla realtà.

Appare complicato credere che i due aspetti possano contaminarsi e incrociarsi, costruendo pezzi di individualità che si completano. Ma la verità è che è proprio così che succede: il mondo ormai si divide equamente tra virtuale e reale, e ogni cosa ha il suo peso specifico in entrambe le dimensioni.

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